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Kit profilassi influenza e patologie invernali

Kit profilassi influenza e patologie invernali

€ 40,90Prezzo
IVA esclusa |

 

Il kit contiene i granuli in tubi dei 9 rimedi indicati alla 6CH:

Aconitum ,

Belladonna,

Arsenicum,

Rhus Toxicodendron,

Eupatorium Perfoliatum ,

Bryonia,

Gelesemium,

Nux Vomica.

 

                                                                                       IMPORTANTE

 

Se desiderate ricevere prodotti extra al di fuori del kit, potete inserirli nel campo "PRODOTTI EXTRA KIT"; questi vi verranno consegnati insieme al kit ma con un pagamento (solo per questi) in contrassegno.

Le sindromi influenzali e l'influenza stagionale sono caratterizzate da un esordio rapido. I primi sintomi di solito sono la febbre e una sensazione di malessere generalizzato. Seguono poi dolori muscolari, brividi, vertigini, mal di testa, senso di grande stanchezza , mal di gola, starnuti e raffreddore e in alcuni casi anche nausea e vomito.

L’influenza viene curata principalmente con il riposo a letto e la medicina allopatica interviene con analgesici, antipiretici e antinfiammatori.

L’omeopatia è di grande aiuto nella terapia antinfluenzale, soprattutto perché stimola la difesa cellulo-mediata e il potenziale di auto-guarigione dell’organismo.

I rimedi vengono scelti in base alle modalità di manifestazione individuale della sintomatologia.Il dosaggio è a bassa diluizione dalla 5 alla 7 CH a meno che la “ similitudine “ fra il quadro clinico e i sintomi ( Il Simile cura il Simile) non autorizzino diluizioni superiori tipo 9 o 15 CH , cinque granuli quattro volte al giorno. Consiglio di aggiungere un flacone di Nepiros d3 tre volte al giorno o una bustina di Pirvf20 due volte al giorno o una capsula di Genelasi due volte al giorno anche durante i pasti.

Sono numerosi i medicinali omeopatici che finora sono stati utilizzati con successo nel corso delle varie epidemie influenzali. I rimedi da prescrivere variano in base al prevalere di alcuni sintomi caratteristici, più frequenti in una data epidemia rispetto ad un'altra, alle modalità proprie di reazione del soggetto, alla virulenza ed anche allo stadio in cui si trova il malato quando c’è necessità di intervenire. Per cui il farmaco omeopatico idoneo da utilizzare sarà diverso a seconda che lo stato febbrile sia insorto all'improvviso (come nel caso di Belladonna e Aconitum, che si differenziano però tra loro rispetto ad altri sintomi) o più gradualmente (come nel caso di Bryonia e Gelsemium); o per la prevalenza di dolori muscolari o articolari (tipici per Rhus toxicodendron o Eupatorium perfoliatum) o delle caratteristiche soggettive dei dolori (migliorati o peggiorati dal movimento o dal minimo tocco); oppure se vi è prevalenza di sintomi gastrointestinali, dove la prescrizione sarà indirizzata su rimedi come Arsenicum o Baptisia.

Le prescrizioni più frequenti riguardano i rimedi omeopatici qui descritti: ognuno è caratterizzato da peculiarità e modalità sintomatologiche che permetteranno di scegliere quello più idoneo.

Aconitum napellus: è un rimedio ad azione breve ed è efficace contro tutte le infiammazioni causate dall’esposizione al vento freddo e secco. Si usa in caso di un esordio influenzale repentino con febbre molto alta ad insorgenza brusca, con agitazione, pupille contratte, cute asciutta in quanto la sudorazione è assente. Tipico è avere una grande sete d’acqua fredda (che è l’unica cosa che si riesce a bere). Quando insorgono rapidamente mal di gola, dolori agli arti con corpo molto caldo in presenza di un clima freddo e secco, brividi, polso rapido, con faccia calda, pelle secca e bruciante e agitazione elevata tanto da avere paura di morire e non volere restare da soli. Tipico per Aconitum è l’aggravamento di tutti i sintomi alla sera e durante la notte.

Con l'inizio della sudorazione finisce l'indicazione di Aconitum e, se la febbre persiste, potrebbe essere più indicato Belladonna.

Arsenicum album: è un altro importante rimedio che presenta sintomi gastrointestinali qualora la febbre fosse di media entità, dove la sete è marcata ma si beve a piccoli sorsi. È utile se vi è agitazione, forte prostrazione, aggravamento dello stato generale con febbre alta, ma a esordio graduale e infezione diffusa. Tutti i sintomi peggiorano con il freddo e una chiave per la similitudine del rimedio è il bruciore. Il soggetto arsenicum ha bruciori diffusi. Ha nausea, vomito, dolori gastrici, diarrea. È debilitato, agitato, angosciato soprattutto di notte.

Eupatorium perfoliatum: è uno dei più tipici rimedi per i sintomi influenzali. Anche in questo caso l’esordio febbrile è brusco con febbre alta, specialmente tra le 7 e le 9 del mattino. Il paziente ha forti brividi, dolori acuti e violenti alle ossa degli arti e alla schiena. , aggravati dal movimento. La sete è intensa. Eupatorium è tipico per la forma influenzale che si manifesta con forte raffreddore con starnuti violenti, cefalea con dolore ai globi oculari, lacrimazione. È presente anche tosse secca e stizzosa, dolori e fastidi alla laringe, malessere generale, nausea, vomito e interessamento intestinale. Il soggetto è triste, abbattuto, molto debilitato.

Gelsemium sempervirens: indicato quando compaiono sintomi influenzali poco definiti, con spossatezza, sonnolenza, febbre bassa e continua, vertigini, lentezza dei movimenti, brividi di freddo, assenza di sete, tonsille infiammate, raffreddore. Caratteristica tipica del rimedio è una forte cefalea di tipo espansivo alla zona occipitale e frontale che migliora urinando. Se si sentono gli arti inferiori pesanti ed è presente dolore muscolare diffuso a tutto il corpo e pesantezza alle palpebre. Gelsemium è un rimedio di debolezza estrema, persistente per diversi giorni che determina un rallentamento delle normali attività. Il soggetto ha una ripresa lenta e spesso con ricadute, soprattutto se è turbato emotivamente da preoccupazioni e ansia.

Belladonna: anche questo rimedio è utile quando la febbre ha un inizio brusco, ma il soggetto cerca il caldo e le parti coperte sono sudate, la pelle è così’ calda e bruciante che irradia calore a distanza, ma le estremità sono fredde e il viso è umido e arrossato con la gola dolente con gonfiore e arrossamento e dolore alla deglutizione.

Belladonna è indicata quando è presente prostrazione con mal di testa caratterizzato dalla percezione di sentire pulsare le arterie. La febbre alta è accompagnata da dilatazione delle pupille e da secchezza delle mucose con senso di sete. Specifica quando vi è delirio o convulsioni a causa della febbre alta. Per questo rimedio tutti i sintomi sono peggiorati dal rumore e dalla luce, mentre il miglioramento è dato dal riposo e stando sdraiati.

Bryonia alba: si utilizza quando i sintomi influenzali si presentano soprattutto dopo esposizione al vento freddo e umido. I dolori articolari sono talmente forti da costringere il paziente all’immobilità; le labbra sono rosse e gonfie, la deglutizione è difficoltosa, la tosse secca è violenta e provoca dolori forti al petto. La sete è intensa, con desiderio di bere acqua molto fredda. Tutti i sintomi peggiorano con il movimento; una chiave del rimedio è la secchezza di tutto l’organismo, soprattutto percepita in gola e nelle mucose ed è presente spesso stitichezza. Di solito l’esordio influenzale è graduale, così come la febbre, ma sintomi e malessere persistono per diversi giorni. Il paziente è irritabile, vuole stare solo e in silenzio, si rifiuta di parlare.

Baptisia tinctoria: è idonea quando il debutto dei sintomi influenzali è brusco e il soggetto cade rapidamente in uno stato stuporoso con accentuata prostrazione e risponde alle domande in modo quasi addormentato a causa della febbre elevata. È il rimedio adatto alle forme di influenza intestinale che presentano attacchi improvvisi di diarrea e vomito e il malato presenta un aspetto abbruttito. Sintomo curioso è la sensazione di avere le estremità sparse in tutto il letto e impossibili da rimontare.

Ferrum phosphoricum: indicato se i sintomi influenzali sono vaghi e indefiniti ma si prolungano per giorni debilitando molto il paziente, con febbre più o meno elevata ad esordio lento, sintomi generali come estrema debolezza, pallore, sudorazione profusa, vampate di calore al viso ed al capo, dolori muscolari. È utile quando il soggetto accusa tonsilliti, tendenza all’epistassi e dolori all’orecchio pulsanti con congestione del timpano. Le modalità tipiche per questo rimedio sono il peggioramento notturno tra le 4 e le 6 del mattino e il miglioramento con applicazioni fresche locali.

Rhus toxicodendron: si può pensare di utilizzarlo in caso di influenza con raffreddore, mal di gola e formazione di vescicole. Il male diminuisce con bevande fredde e deglutendo anche se il dolore è presente alla prima deglutizione ma poi si attenua dopo che è sceso il boccone. Tipica di Rhus è la presenza di lingua bianca con la punta rossa a forma di triangolo. È un rimedio indicato quando la febbre alta è accompagnata da irrequietezza degli arti e il malato non riesce a stare fermo nel letto, ma migliora in generale col movimento lento e continuo. La sete porta a desiderio di bere latte. Altri sintomi caratteristici sono quello di peggiorare durante la notte, quando ci si espone al freddo umido, dopo aver sudato e dopo essersi bagnati, di piangere senza motivo, di avere ansia e paure, in particolare la paura di venire avvelenati.

Nux Vomica : si può utilizzare quando il malato ha la febbre elevata ma rimane immobilizzato dal freddo con convulsioni febbrili, mal di testa e fotofobia. Caratteristica peculiare è un raffreddore produttivo e violento con starnuti. La forma influenzale si manifesta anche con disturbi gastrointestinali dalla stitichezza ostinata. Nux vomica è per chi si presenta iperattivo anche durante la malattia, irritabile, preoccupato per le scadenze e gli impegni lavorativi che non riesce a svolgere perché ammalato e quindi tende a fare uso di farmaci e stimolanti per ristabilirsi nel più breve tempo possibile.

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